Viaggio al centro dello splendore mediceo

Il luogo che più di ogni altro rappresenta la magnificenza della famiglia che per secoli ha governato la città di Firenze: le Cappelle Medicee.


Ci sono luoghi in cui il tempo sembra essersi dilatato all’infinito, in cui i minuti, le ore, i giorni e gli anni sembrano non avere il loro effetto consueto, sopraffatti e imprigionati da una bellezza che sa di eterno.
 
Un po’ come quei film dove i protagonisti intraprendono viaggi interstellari e riescono a muoversi tra diverse dimensioni temporali, riuscendo a svincolarsi da passato e futuro, così a Firenze c’è un posto dove sembra che il tempo sia immobile, quasi inerme, governato dallo spazio in cui si trova. 


Un luogo sospeso

La cosa bella è che non serve salire su una navicella spaziale per raggiungerlo, basta recarsi al n° 6 di piazza Madonna degli Aldobrandini a varcare la soglia. Quello che ti aspetta al di là della porta non sarà una galassia parallela, ma sembra a tutti gli effetti un altro mondo (e in effetti un po’ lo è): sei giunto nel “pianeta” della famiglia Medici

Le Cappelle Medicee sono di fatto il sepolcreto dei Medici e qui troverai le tombe dei più importanti rappresentanti della famiglia che per secoli ha segnato la storia della città, tra cui anche Lorenzo il Magnifico e suo fratello Giuliano (vittima della celebre congiura dei Pazzi), così come il grande Cosimo I e suo figlio Francesco I.

Entrando, dopo la biglietteria accederai alla cripta: uno spazio vasto, coperto da volte sorrette da robusti pilastri, un luogo austero ma dall’atmosfera suggestiva e da qui sarai catapultato di fatto nella storia secolare della famiglia. Senza nemmeno accorgertene hai già iniziato un viaggio attraverso i secoli. 


La Cappella dei Principi

Salendo sulla scala di destra entrerai nella Cappella dei Principi, un mausoleo di forma ottagonale dalla straordinaria bellezza, un luogo simbolo dell’opulenza e dell’autocelebrazione della famiglia.

Concepita da Cosimo I, la sua costruzione venne avviata da Ferdinando I e per la sua realizzazione fu necessario raccogliere materiali lapidei rari e semipreziosi da tutto il mondo. Per la loro lavorazione fu fondato l’Opificio delle Pietre Dure, che ancora oggi costituisce un’istituzione nazionale d’eccellenza nel campo del restauro. Era il 1588, incredibile, no?

L’ambiente è un trionfo di materiali e di colori, nonché un ostinato tentativo di stupire per la sua maestosità, e possiamo dire che il tentativo sia riuscito alla grande. Pensa solo che i lavori di decorazione sono andati avanti per secoli e che fu solo con Anna Maria Luisa de’ Medici, ultima erede della dinastia che dopo di lei si sarebbe estinta, a ultimare i lavori e consegnare alla storia l’ultima grandiosa opera voluta dal mecenatismo mediceo.


La sagrestia Nuova

Proseguendo nel percorso, attraverso il corridoio che parte dal lato opposto al pianerottolo di accesso, giungerai alla sagrestia Nuova (chiamata così per distinguerla dalla sagrestia Vecchia del Brunelleschi); qui ti troverai immerso in uno dei lavori più intensi di Michelangelo, nonché prototipo dell’architettura manierista.

Là dentro potrai ammirare i gruppi statuari realizzati dal maestro, che non solo sono opere di una straordinaria bellezza, ma costituiscono in assoluto una delle sue più grandi imprese scultoree.

Essendo il tema della cupola “il tempo che scorre” e che consuma ogni cosa (ma su cui la famiglia Medici impone simbolicamente la propria supremazia) il complesso scultoreo ne è una riflessione, per questo i monumenti funebri posti ai due lati della cappella, adagiati sopra i sepolcri ai piedi dei duchi, rappresentano le Allegorie del Tempo: il Giorno e la Notte per la tomba di Giuliano de' Medici, il Crepuscolo e l’Aurora per quella di Lorenzo.


Informazioni

Ingresso intero € 8,00
Ingresso ridotto € 4,00

Orario: tutti i giorni, incluso i festivi 8:15 - 17:00
Chiuso il primo, il terzo e il quinto lunedì, la seconda e la quarta domenica del mese
L’ingresso chiude 40 minuti prima, alle 16:20