Tour culinario di Firenze 1° tappa: “i primi”
Curiosità e ricette dei primi piatti fiorentini più celebri: la Pappa al pomodoro e la Ribollita.
Forse non tutti sanno che, nonostante Firenze sia notoriamente meta di carnivori, i suoi primi piatti tipici sono totalmente vegetariani! Infatti sono entrambi piatti dagli ingredienti poveri e di origine contadina, costituiti esclusivamente da pane e verdura. Gustosi e nutrienti, al giorno d’oggi sono piatti perfetti per chi vuole una dieta magra, salutare, equilibrata e ricca di vitamine!
Ci piace sottolineare che oltre ad essere veramente buoni e ottimi per la salute, sia la pappa al pomodoro che la ribollita sono due primi che nascono all’insegna dell’anti-spreco. Infatti, i contadini, per non sprecare neanche una briciola cucinavano le due pietanze usando blocchi di pane raffermo. Buoni in tutte le stagioni, i due piatti sono un delizioso esempio di cucina sostenibile.
CURIOSITÀ
- La Pappa al pomodoro è diventata conosciuta in tutta Italia nel 1912 grazie allo scrittore fiorentino Vamba e al suo “Il Giornalino di Giamburrasca”. Nel 1965, con la televisione e Rita Pavone nei panni di Giamburrasca, la pappa divenne una vera celebrità con la canzone Viva la Pappa col Pomodoro
- La Ribollita non è altro che una semplice zuppa di pane e verdure che veniva cucinata in grandi quantità dai contadini e, per questo, ribollita più volte nei giorni successivi. Da qui il suo nome!
Photo Credits: www.instagram.com/boccanegrafirenze/
LE RICETTE DI AGNESE
Passiamo all’azione. Abbiamo chiesto alla giovane chef Agnese Pugi, fiorentina di nascita con un’esperienza di più di dieci anni nelle cucine di Firenze tra ristoranti stellati e hotel 5 stelle (cercala su Instagram per ricette in italiano e in inglese!), di darci in esclusiva le sue preziosissime ricette di questi due piatti. Adesso quindi non ci sono più scuse, tutti possiamo portare un po’ di Firenze tra i fornelli.
Pappa al pomodoro
Dosi per 4 persone
- 1 kg di pomodori San Marzano ben maturi (solo in estate) altrimenti utilizzare 3 latte da 400 ml di pomodori pelati di ottima qualità
- 4 spicchi d’aglio
- 200 gr di basilico
- 2 lt circa di brodo vegetale
- 600 gr pane toscano raffermo a fette
- Olio evo, sale, zucchero e pepe
- In una pentola capiente soffriggere gli spicchi d’aglio in abbondante olio evo. Per i pomodori freschi, se si preferisce togliere la buccia, incidere leggermente a x la buccia del pomodoro e sbollentarlo in acqua bollente per 20 secondi, raffreddare e togliete la buccia con la punta del coltello. Se si utilizzano i pomodori freschi tagliarli a pezzi, se si utilizzano i pelati romperli grossolanamente con le mani.
- Quando gli spicchi d’aglio sono ben dorati toglierli dall’olio (avranno rilasciato tutto il loro aroma) e aggiungere il pomodoro. Aggiungere sale pepe, e zucchero circa un cucchiaio raso (per contrastare l’acidità del pomodoro) e lasciare cuocere a fiamma bassa per circa 20 minuti.
- Aggiungere a questo punto metà del basilico spezzettato con le mani, mescolare bene e regolare di sale e pepe. Continuare la cottura fino a che l’acqua contenuta nel pomodoro si è un po’ asciugata, circa altri 15/20 minuti.
- Nella pentola dove è in cottura il pomodoro (a fuoco medio) aggiungere in questo ordine: 4/5 fette di pane e un romaiolo alla volta di brodo vegetale caldo. Aggiungere anche l’altra metà del basilico spezzettato a mano e mescolare bene con un mestolo. Continuare la cottura fino a quando il pane sarà completamente bagnato e amalgamato al pomodoro, se necessario aggiungere ancora brodo vegetale. Ci vorranno ancora 20/30 minuti. La pappa al pomodoro sarà pronta quando avrà acquistato la caratteristica consistenza collosa.
- Servire con un giro d’olio buono e una foglia di basilico.
Ribollita
(ricetta tradizionale della sua famiglia tramandata da più di 100 anni)
Dosi per 4/6 persone
- 1 kg di fagioli cannellini secchi
- 2 mazzi di cavolo nero
- 3 cipolle dorate
- 3 coste di sedano
- 3 carote grandi
- 3 spicchi d’aglio
- 1 latta da 400gr di pomodori pelati di ottima qualità
- 700 gr di pane toscano raffermo a fette
- 2 lt circa di brodo vegetale
- Sale, olio evo, pepe
Photo Credits: www.boccanegra.com
Photo Credits: www.instagram.com/boccanegrafirenze/
- Ammollare per una notte i fagioli cannellini coperti con acqua in una bacinella, il giorno seguente cuocerli in abbondante acqua con 1 costa di sedano 1 carota 1 cipolla dorata e un pugno di sale grosso. Una volta cotti (circa 1/1,30 ore devono risultare morbidi ma non disfatti) eliminare gli odori e passarne 2/3 compresa l’acqua di cottura al passaverdure o frullarli con il minipimer.
- In una pentola capiente mettere la purea di fagioli, aggiungere il cavolo nero precedentemente lavato bene, privato della costa centrale e tagliato sottile. Far bollire girando spesso (utilizzare un mestolo dalla punta piatta per staccare il composto che tende a depositarsi sul fondo) aggiungendo un po’ di brodo vegetale per far sì che il composto sia liquido ma cremoso.
- In una padella, in abbondante olio evo soffriggere gli odori rimanenti (2 cipolle, 2 carote, 2 coste di sedano e gli spicchi d’aglio) tritati grossolanamente. Una volta cotti bene gli odori (dorati) aggiungere i pomodori pelati spezzettati con le mani, salare e far cuocere per circa 15 minuti.
- Aggiungere il tutto nella pentola della purea di fagioli aggiustare di sale e pepe e far cuocere per circa 30 minuti girando spesso e aggiungendo brodo vegetale per far rimanere il composto abbastanza liquido. Questo composto è l’anima della nostra ribollita, se preparato a dovere vi darà un risultato eccellente.
- Adesso la nostra zuppa è quasi ultimata. In una pentola molto capiente realizzare degli strati alternando il composto liquido di fagioli e cavolo nero (è consigliabile tenerne da parte un po’, circa 500 ml allungandolo con brodo vegetale, servirà alla fine della preparazione) il pane raffermo a fette e i fagioli interi e lasciar riposare per circa un’ora a fuoco spento. Per far amalgamare bene tutti gli ingredienti rimestare con un mestolo cercando di ammorbidire le fette di pane che dovranno completamente sfaldarsi all’interno del composto.
- Aggiungere il brodo precedentemente tenuto da parte (purea di fagioli, cavolo nero e brodo vegetale) e sempre girando far cuocere per almeno un’ora.
- Servire con un filo d’olio.
Non perderti le altre tappe del nostro tour culinario fiorentino!
- Tappa 2: i secondi
Credits Foto Header: www.boccanegra.com