Sulle tracce di Dante Alighieri
Un tour alla scoperta dei luoghi che ricordano il passaggio del Sommo Poeta nella sua Firenze.
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I suoi ritratti
Potrai osservare ritratti del poeta in tre luoghi diversi (a Firenze in realtà ce ne sono anche altri).Il primo lo puoi trovare tra gli splendidi affreschi del Cappellone degli Spagnoli, nel Museo di Santa Maria Novella, in cui il poeta è ritratto insieme ad altri personaggi a lui contemporanei.
Il secondo è al Museo del Bargello, per la precisione nella Cappella del Podestà, dove potrai ammirare un frammentario ma straordinario ciclo di affreschi realizzato dalla bottega di Giotto, raffigurante le Storie di Maria Maddalena e il Giudizio Universale: è in questo secondo affresco che riconoscerai il suo volto.
Il terzo ritratto è quello sicuramente più famoso ed iconico e si trova all’interno della Cattedrale di Santa Maria del Fiore. Il dipinto, realizzato da Domenico di Michelino, raffigura Dante con la Divina Commedia in mano, circondato dagli scenari dell’opera, nell’atto di spiegarci il suo contenuto e di mostrarci le diverse ambientazioni, come se vi fosse immerso.
Le lapidi della Divina Commedia
In giro per la città ti imbatterai in molte lapidi di pietra che riportano citazioni di terzine della Divina Commedia. Sono trentaquattro in tutto e sono dedicate soprattutto alle famiglie fiorentine. Hanno tutte un’attinenza diretta con la città, per i chiari riferimenti a luoghi ben precisi o per i personaggi raccontati, e sono posizionate nel luogo più rappresentativo di quel “ricordo”, andando a comporre un vero e proprio percorso poetico che si snoda sui muri in pietra delle case e dei palazzi.
Una curiosità… il “sasso” di Dante
Se ti trovi in piazza Duomo, percorrendo il lato Sud della Cattedrale, ad un certo punto troverai un piccolo slargo, chiamato Piazza delle Pallottole, con una grande masso. Narra la leggenda che quella fosse la pietra dove Dante sedeva a contemplare i lavori di edificazione della Cattedrale (in costruzione proprio in quegli anni) e a noi piace immaginarlo così, mentre ammira con sguardo fiero e riflessivo il procedere dei lavori, immaginandosi come sarà la cattedrale una volta finita.