Le festività tipiche fiorentine. Le conosci tutte? [Capitolo 1]
Un tuffo nelle tradizioni tipiche fiorentine: le festività che la città di Firenze celebra ogni anno.
Ogni città ha le sue festività tipiche e Firenze non è da meno.
La cittadinanza, come noto, è molto fiera delle proprie origini e porta avanti le tradizioni di anno in anno. Quindi se vi trovate a Firenze durante questi giorni, sappiate che vi potrebbe capitare di incontrare per le vie del centro il Corteo Storico accompagnato dallo spettacolo degli Sbandieratori degli Uffizi.
Ecco alcuni di questi appuntamenti.
San Zanobi – 26 gennaio
Sapete dove si trova la colonna di San Zanobi?
È proprio davanti alla Porta Nord del Battistero di San Giovanni, in Piazza Duomo ed è al suo cospetto che si svolge ogni anno una celebrazione in onore del Santo.
La colonna è composta da un fusto in granito sormontato da un albero in ferro e una croce ed è stata posizionata nel punto in cui, secondo la tradizione, sarebbe avvenuto un miracolo.
Il 26 gennaio dell’anno 429, al passaggio delle reliquie del Santo, mentre venivano traslate dalla Basilica di San Lorenzo alla Cattedrale di Santa Reparata (dove oggi si trova la Cattedrale Santa Maria del Fiore), un olmo secco, al solo contatto accidentale con il sarcofago sarebbe miracolosamente rinverdito.
Per questo motivo, ogni 26 gennaio viene deposto un omaggio floreale davanti alla colonna, alla presenza delle autorità cittadine e del Corteo Storico.
I resti della Cattedrale di Santa Reparata sono ancora visitabili e si trovano nella Cripta della Cattedrale attuale, a cui si accede con il biglietto cumulativo del Grande Museo del Duomo.
Elettrice Palatina – 18 febbraio
Anna Maria Luisa de’ Medici (detta Elettrice Palatina perché consorte del Principe di Sassonia, Elettore Palatino del Reno, ovvero principe avente diritto di eleggere il re di Germania) è stata una personalità fondamentale per la storia di Firenze: è grazie a lei se oggi la città ha conservato i suoi tesori.
Ultima discendente del ramo granducale dei Medici, Maria Luisa ha infatti il grande merito di aver preteso il cosiddetto “Patto di Famiglia”, ovvero un documento giuridico con cui legò al Granducato di Toscana tutti i beni che facevano parte della collezione medicea accumulata nei secoli: una sorta di documento di tutela del patrimonio ante-litteram.
Per questo il Comune di Firenze commemora l’anniversario della sua morte con l’ingresso gratuito ai Musei Civici per l’intera giornata, mentre il Corteo Storico della Repubblica Fiorentina sfila per le vie cittadine, portando un omaggio di fiori sulla sua tomba, che si trova all’interno delle Cappelle Medicee.
Se volete sapere di più su questa storia affascinante, non perdetevi lo spettacolo The Medici Dynasty Show.
Capodanno Fiorentino – 25 marzo
A Firenze il capodanno si festeggia due volte: il primo gennaio e il 25 marzo.
Durante il Medioevo, infatti, si era scelto di far iniziare l’anno civile il 25 marzo in quanto festa dell’Annunciazione di Maria Vergine e dunque dell’incarnazione del Signore (mancano infatti nove mesi esatti al Natale).
In quella data il popolo fiorentino si recava alla Basilica della SS.ma Annunziata per pregare.
Nel 1582 entrò in vigore il calendario Gregoriano (che fissava al 1° gennaio l’inizio dell’anno), ma i fiorentini, orgogliosi delle proprie tradizioni, continuarono a considerare il 25 marzo come il primo giorno dell’anno, almeno fino al 1749, quando il Granduca Francesco III di Lorena pose fine a questa usanza.
Nonostante questo il 25 marzo è rimasto come una delle feste istituzionali della città e si chiama appunto Capodanno Fiorentino. Anche questa celebrazione prevede un Corteo Storico, che dal Palagio di Parte Guelfa attraversa la città per arrivare alla Basilica della SS.ma Annunziata.
Scoppio del Carro – Domenica di Pasqua
La mattina della domenica di Pasqua viene organizzata una celebrazione che unisce sacro e profano: lo Scoppio del Carro.
Il Corteo Storico della Repubblica Fiorentina, con figuranti in costume, sbandieratori e tamburini, segue il carro (il cosiddetto “Brindellone”), trainato da quattro buoi bianchi, che parte dal piazzale del Prato e arriva in Piazza Duomo, per essere posizionato davanti all’ingresso della Cattedrale.
Una volta finita la messa e collegato il carro ad una colonna interna alla chiesa tramite un filo, nel momento in cui inizia il canto del Gloria in Excelsis Deo il Vescovo accende un piccolo razzo a forma di colomba (la “Colombina”), che scorrendo sul filo raggiunge il carro e accende i fuochi, dando inizio allo spettacolo. Inizia così lo Scoppio che simboleggia la distribuzione a tutta la città del fuoco benedetto.
La tradizione risale addirittura ai lontani tempi della prima crociata e ricorda il ritorno da Gerusalemme del capitano Pazzino dei Pazzi che portò con sé tre scaglie di pietra del Santo Sepolcro di Cristo.
Le tre pietre furono usate per accendere un fuoco, che venne poi distribuito alle famiglie per riaccendere il focolare domestico, da qui si è diffusa l’usanza di distribuire il "fuoco santo".
Trofeo Marzocco – 1 maggio
Il primo maggio si celebra a Firenze un’altra tradizione di origini antiche, un gioco colorato e affascinante, che ha a che fare con la storia e con le… bandiere: il Trofeo Marzocco.
Un torneo molto particolare, che vede protagonisti gruppi storici di sbandieratori (di solito quattro) provenienti da tutto il territorio italiano, che si sfidano l’un l’altro facendo bella mostra di tutta la propria abilità in Piazza della Signoria.
Il nome risale al periodo in cui Firenze era una repubblica ed è legato al “marzocco”, ovvero il leone simbolo del potere popolare (ce n’è uno al Museo del Bargello, realizzato da Donatello, la cui copia si trova proprio davanti a Palazzo Vecchio), storicamente considerato segno di potenza e ricchezza, nonché emblema molto utilizzato all’epoca.
Anche in questo caso il torneo è preceduto dal Corteo Storico della Repubblica Fiorentina, che percorre le vie cittadine fino a Piazza della Signoria, dove poi la gara avrà luogo.
To be continued…